Il Tumore

Il tumore è una crescita afinalistica, incontrollata, ed aggressiva di un gruppo di cellule. Tali cellule, che normalmente sono sane, possono assumere un comportamento “maligno” se subiscono una mutazione genetica. Quest’ultima può verificarsi per svariate cause: ereditarie, biologiche, chimiche, fisiche. Il DNA è responsabile del comportamento di una cellula. Se questa riceve informazioni che non sono corrette, risultate da alterazioni o mutazioni a livello del DNA, assumerà un comportamento anomalo. Semplificando, questo comportamento anomalo causa i tumori. 

Perché il test genetico?

Il nostro genoma, o DNA (acido desossiribonucleico), contiene le informazioni che determinano il colore dei nostri capelli e dei nostri occhi. Queste informazioni sono ereditate dai genitori biologici. Allo stesso tempo, il nostro DNA può conferire un rischio aumentato di sviluppare una qualsiasi malattia, come anche un tumore.

Analizzare il genoma, può quindi farti scoprire la presenza di una eventuale predisposizione genetica allo sviluppo di un tumore.*

Che cosa fa Oltre DNA – kit oncologico

Ricerca mutazioni germline su 16 geni associati con lo sviluppo dei tumori più diffusi.
Nello specifico ricerchiamo nel tuo DNA dei polimorfismi (o SNPs, in termini tecnici), che si è dimostrato essere associati ad un aumentato rischio di sviluppare un tumore, se presenti, rispetto a chi non ha tali polimorfismi. Il pannello dei polimorfismi analizzato dal test Oltre DNA –  Kit Oncologico   è stato selezionato dal Team di Oltre DNA ed è il risultato di anni di ricerca scientifica in ambito oncologico.** 

Che cos’è una mutazione germline?

Una mutazione germline è una differenza nel DNA di un individuo presente sin dalla nascita che predispone allo sviluppo di una qualsiasi malattia. Oltre DNA –  Kit Oncologico ricerca nel tuo DNA le mutazioni germline più frequentemente associate ad alcuni tipi di tumore. Tali mutazioni possono essere ereditate da uno dei genitori o entrambi oppure possono verificarsi sporadicamente, ossia per caso, durante le prime fasi dello sviluppo embrionale.

Che cos’è la predisposizione genetica?

La predisposizione genetica è un aumentato rischio di sviluppare una malattia rispetto alla popolazione generale derivante dalla presenza di una mutazione genetica germline nel proprio DNA.

Che cosa significa? Se hai una mutazione, ad esempio in un gene associato allo sviluppo di uno specifico tumore, hai un rischio aumentato di sviluppare quel tumore rispetto ad un individuo che non ha tale mutazione. Questo non significa che svilupperai sicuramente quel tumore perché spesso entrano in gioco altri fattori come l’esposizione a fattori di rischio ambientali o dietetici ed anche il caso. Proprio per questo, anche in assenza di predisposizione genetica, corri il rischio di sviluppare un tumore o una qualsiasi altra malattia. Inoltre, in presenza di una mutazione che aumenta il rischio per un determinato tumore o malattia, vi è comunque la possibilità di sviluppare tumori o malattie di altra natura.

Che cosa posso fare se ho una predisposizione genetica allo sviluppo di un tumore?

Per scoprire se hai una predisposizione genetica ad un tumore, puoi eseguire il test Oltre DNA –  Kit Oncologico.

Per scoprire se è indicato sottoporsi ad un test genetico per scoprire la predisposizione genetica allo sviluppo di un tumore, ti consigliamo di usufruire del nostro servizio di consulenza genetica online

Avrai la possibilità di discutere con un medico specialista in genetica medica che saprà guidarti verso un corretto utilizzo del test.

Se il test risulta positivo puoi rivolgerti al nostro servizio di consulenza genetica 

Perché dovrei effettuare un test per vedere se ho un rischio aumentato di sviluppare un tumore?

Sapere se hai un aumentato rischio di tumore è importante perché potrai modificare il tuo stile di vita o discutere con il tuo medico di fiducia se anticipare l’eventuale screening per un determinato tumore, qualora disponibile e raccomandato dalle linee guida mediche. 

Inoltre, se scoprissi di essere a rischio di tumore, puoi proteggere i tuoi cari chiedendo loro di sottoporsi al test al fine di identificare chi è a rischio e attuare piani di prevenzione adeguati.

 

 

 

In linea generale, la prevenzione, mediante appositi interventi dietetici o comportamentali, e la diagnosi precoce, per quei tumori per i quali esistono screening approvati, possono salvarti la vita.

Abbiamo ideato, ricercato e sviluppato  Oltre DNA –  Kit Oncologico perché crediamo nella prevenzione e nella diagnosi precoce.

Oltre DNA

Scopri nel dettaglio i 16 tumori che vengono valutati da
Oltre DNA - Kit oncologico*

Con Oltre DNA - kit oncologico puoi scoprire la presenza nel tuo DNA di mutazioni germline che sono state associate ad un aumentato rischio di ben 16 tumori. Clicca sulle immagini degli organi qui sotto per scoprire qualche informazione in più sui diversi tumori che vengono analizzati dal nostro test.

Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.

* Nota che le principali linee guida e associazioni oncologiche internazionali al momento non consigliano, ma neanche sconsigliano, screening genetici della popolazione generale per valutare il rischio ereditario di tumore. Questo perché il rischio di sviluppare un tumore non è solo legato a fattori genetici ma anche a fattori ambientali e spesso i risultati di questi test sono difficili da interpretare. Inoltre, se l’esecuzione o il risultato del test determinasse stress psicologico per l’utente, si raccomanda di avvalersi del supporto del proprio medico o psicologo di fiducia.
 
** Oltre DNA – kit oncologico è un test medico-diagnostico in vitro. Il rischio di sviluppare tumori analizzato con Oltre DNA – kit oncologico è solo in relazione ai polimorfismi genetici analizzati dal test e non è da considerarsi esaustivo di tutti i polimorfismi e mutazioni note e non note. Questo test non sostituisce la visita di un medico o di un altro operatore sanitario. Rivolgiti al tuo medico di fiducia o prenota una consulenza genetica nel nostro portale per una corretta interpretazione del test o per approfondire sul tuo attuale stato di salute.
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Il Tumore della Vescica Urinaria

Epidemiologia: rappresenta circa il 3% di tutti i tumori ma è il secondo tumore urologico più diffuso.

Principali fattori di rischio: esistono alcuni ben noti fattori di rischio quali:

  • predisposizione genetica e familiarita’ 

  • età avanzata

  • fumo di sigaretta

  • esposizione a nitrosamine e ammine aromatiche (frequente per i lavoratori nelle industrie che usano coloranti come  quelle del tessile, della gomma e del cuoio), 

  • radioterapie nella regione pelvica 

  • assunzione di farmaci come la ciclofosfamide e la ifosfamide 

  • infezioni vescicali da parassiti come Bilharzia e Schistosoma haematobium, diffusi in alcuni paesi del Medio Oriente

Sintomi: la presenza di ematuria (sangue nelle urine), soprattutto in pazienti anziani e/o con fattori di rischio, è un sintomo caratteristico. Alle volte sono presenti anche altri problemi urinari quali dolore alla minzione, frequenza e urgenza urinaria, maggiore frequenza di infezioni alle vie urinarie. 

Prevenzione: non esistono al momento programmi di screening o diagnosi precoce per il tumore della vescica. Tuttavia l’astensione da potenziali fattori di rischio, in particolare il fumo di sigaretta, è importante per ridurre o prevenire l’occorrenza di tale tumore.

Il Tumore del Testicolo

Epidemiologia: esistono diversi tipi di tumore al testicolo che vengono divisi in tumori a cellule germinali e tumori non a cellule germinali. È un tumore raro nella popolazione generale ma rappresenta il tumore più frequente nella fascia di età tra i 15 e i 40 anni. 

Principali fattori di rischio: esistono alcune ben noti fattori di rischio per il tumore del testicolo:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età minore di 40 anni

  • storia di criptorchidismo, ossia la mancata discesa dei testicoli nello scroto, che restano nell’addome o nell’inguine

  • sindrome di Klinefelter, ossia un’anomali genetica per cui il soggetto di sesso maschile ha un cromosoma X soprannumerario.

  • fumo di sigaretta

  • radioterapia nell’area testicolare

  • infertilità maschile

  • esposizione ambientale a pesticidi

Sintomi: nella maggior parte dei casi il tumore testicolare è asintomatico e la diagnosi avviene spesso per il riscontro di una massa dura a livello testicolare. Più raramente il cambio della dimensione del testicolo, quali un aumento o una riduzione del suo volume, o la presenza di dolore acuto, causato ad esempio da un’emorragia della lesione tumorale nel testicolo possono essere i sintomi di presentazione di questo tumore.

Prevenzione:  non esistono programmi di prevenzione strutturati per il tumore del testicolo. In generale, l’autopalpazione testicolare fatta dal paziente giovane con regolarità permette di individuare eventuali masse testicolari sospette precocemente. Per i soggetti a rischio possono può essere utile una visita dall’urologo di fiducia.

Il Tumore del Rene

Epidemiologia: esistono diversi tipi di tumore del rene ma il più frequente è il tumore a cellule chiare. Questo rappresenta tra il 2 e il 5% circa di tutti i tumori.

Principali fattori di rischio: esistono alcuni ben noti fattori di rischio quali:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età avanzata

  • fumo di sigaretta

  • obesità

  • ipertensione arteriosa

Sintomi: generalmente il tumore del rene è asintomatico e la maggior parte delle diagnosi è incidentale. La classica triade di sintomi, ossia ematuria (sangue nelle urine), dolore al fianco e massa addominale palpabile, è ormai aneddotica. Nei casi più avanzati invece può essere sintomatico e tipici sono i cosiddetti sintomi paraneoplastici, quali perdita di peso e appetito, febbre, anemia, ipertensione, ipercalcemia e squilibri ormonali.

Prevenzione:  non esistono programmi di screening specifici per il tumore renale. Evitare i possibili fattori di rischio astenendosi dal fumo di sigaretta, seguendo una dieta equilibrata e uno stile di vita sano sono benefici per ridurre il rischio di tumore al rene.

Il Tumore del Seno

Epidemiologia: è il primo tumore per frequenza nella donna, rappresentando fino al 30% di tutti i tumori diagnosticati nella donna, ma molto raramente si può presentare anche nell’uomo. Esistono diversi tipi di tumore al seno, e la prognosi è varia.

Principali fattori di rischio: esistono diversi fattori di rischio noti per il tumore del seno:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età avanzata

  • obesita’ 

  • esposizione professionale a solventi

  • eccessivo consumo di bevande alcoliche 

  • primo ciclo mestruale precoce e/o menopausa tardiva

  • non aver avuto figli 

  • alcune pillole contraccettive e alcune terapie ormonali usate durante la menopausa

Sintomi: generalmente negli stadi precoci è asintomatico. I i sintomi possono comparire in una fase avanzata e includono la presenza di un nodulo mammaria palpabile o visibile, la deformazione della forma del capezzolo, cambiamento della pelle del seno, perdite dal capezzolo, ingrossamento di linfonodi ascellari. Perdita di appetito e peso e dolori ossei sono in genere sintomi e segni di malattia avanzata.

Prevenzione: Esistono programmi di screening a livello nazionale che prevedono mammografia e/o ecografia mammaria regolari per una diagnosi precoce. Chiedi più informazioni al tuo medico di fiducia. Inoltre l’autopalpazione mammaria consente di individuare precocemente eventuali masse tumorali.  Inoltre uno stile di vita sano, con una  dieta ricca di frutta e verdura di frutta e verdure e l’astensione dal consumo di bevande alcoliche sono utili misure preventive. Infine, anche l’allattamento si è dimostrato essere protettivo nei confronti dell’insorgenza del tumore mammario. E’ inoltre utile fare un visita di controllo con il proprio medico curante o senologo di fiducia.

Il Tumore dell'Ovaio

Epidemiologia: esistono diversi tipi di tumori dell’ovaio con prognosi diverse. In generale, è al decimo posto tra le forme tumorali più diffuse e costituisce il 3 per cento di tutte le diagnosi di tumore.

Principali fattori di rischio: esistono diversi fattori di rischio noti per il tumore all’ovaio:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età avanzata

  • obesità

  • primo ciclo mestruale precoce e/o menopausa tardiva

  • non aver avuto figli 

Sintomi: nelle fasi iniziali tipicamente non sono presenti sintomi. Quando il tumore progredisce possono essere presenti addome gonfio, sintomi urinari quali frequenza e urgenza minzionale, dolore addominale e/ pelvico, stipsi, diarrea, perdita di peso e appetito. 

Prevenzione: non esistono al momento programmi di screening a livello nazionale per il tumore dell’ovaio. In generale, una dieta equilibrata ricca di frutta e verdure, e una vita sana aiutano a prevenire questo tipo di tumore. Più specificatamente, l’uso di pillola contraccettiva estro-progestinica durante l’età fertile, l’aver avuto più figli e l’allattamento al seno sono fattori protettivi per l’insorgenza del tumore all’ovaio.

Il Tumore dell'Utero

Epidemiologia: Esistono diversi tipi di tumore dell’utero, che possono riguardare la cervice/collo uterino o il corpo utero, nello specifico il miometrio (lo strato muscolare) o l’endometrio. Di seguito parleremo dei tumori del corpo uterino. Di questi il più frequente è quello dell’endometrio che  rappresenta il quinto tumore per frequenza nella donna.

Principali fattori di rischio: esistono diversi fattori di rischio noti per il tumore dell’utero:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età avanzata

  • alcune terapie ormonali a base di soli estrogeni non controbilanciate da progesterone

  • inizio precoce delle mestruazioni e menopausa tardiva

  • non aver avuto figli 

  • obesità

  • ipertensione

  • diabete mellito di tipo 2

Sintomi: la presenza di sanguinamento vaginale anomalo è una delle manifestazioni tipiche del tumore uterino. In aggiunta, soprattutto nelle fasi più avanzate, la presenza di perdite vaginali maleodoranti, dolori in zona addominale e pelvica e perdita di appetito e peso sono segni importanti. 

Prevenzione: Non esistono programmi specifici di screening per il tumore dell’utero. In generale, evitare terapie ormonali solamente a base di estrogeni per combattere i sintomi della menopausa, una dieta sana ricca di fibre e verdure, regolare attività fisica permettono di combattere eventuali fattori di rischio.

Il Tumore del Polmone

Epidemiologia: è il secondo tumore  piu’ frequente al mondo sia nell’uomo che nella donna ed è una delle prime cause di morte in entrambi i sessi

Principali fattori di rischio: esistono diversi fattori di rischio noti per il tumore al polmone:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età avanzata

  • fumo di sigaretta

  • esposizione ad inquinamento atmosferico

  • esposizione ad asbesto, random e amianto

  • radioterapia che riguardi il polmone sano (ad esempio per linfomi o altre malattie)

Sintomi: nelle fasi iniziali è generalmente asintomatico. Nelle fasi avanzate possono comparire sintomi quali tosse, raucedine, sangue nell’espettorato, infezioni polmonari, dolore al petto, perdita di peso e appetito

Prevenzione: la prevenzione del tumore del polmone passa prima di tutto dall’astensione dal fumo. Anche l’esposizione al fumo passivo è un comportamento a rischio. È altresì importante evitare esposizioni ambientali e utilizzare i dispositivi di protezione individuale qualora indicato. Uno stile di vita sano con una dieta equilibrata ricca di frutta e verdure e una regolare attività fisica migliorano la salute dei polmoni. Infine, lo screening con TAC polmonare nei forti fumatori e’ dibattuto e per ulteriori informazioni è opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Il Tumore del Colon-retto

Epidemiologia: è il terzo tumore piu’ frequente al mondo e rappresenta il 10% di tutti i tumori.

Principali fattori di rischio: ci sono alcuni ben noti fattori di rischio per il tumore al colon-retto

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età avanzata

  • dieta ad alto contenuto di grassi e proteine animali

  • fumo di sigaretta

  • obesita’ 

  • malattie infiammatorie croniche intestinali

  • sedentarietà

Sintomi: generalmente i polipi intestinali, che nella maggior parte sono lesioni pre-cancerose, sono spesso asintomatici. I sintomi compaiono in fase avanzata e possono essere: perdita di sangue con le feci, perdita di appetito, perdita di peso, alvo alterno (alternanza di diarrea e stipsi).

Prevenzione: la prevenzione passa prima di tutto per semplici modifiche del proprio stile di vita, aumentando il consumo di frutta e verdura, limitare l’assunzione di grassi e carne, in specie quella rossa e una regoalre attività fisica. Andrebbe anche evitato il fumo di sigaretta. Per ultimo, esistono programmi di screening nazionali con ricerca di sangue occulto (ossia non visibile ad occhio nudo) ed eventuale colonscopia o retto-sigmoidoscopia.

Il Tumore del Stomaco

Epidemiologia: è il decimo tumore per frequenza in Europa.

Principali fattori di rischio: esistono diversi fattori di rischio noti per il tumore allo stomaco:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età avanzata

  • dieta ad alto contenuto di grassi e cibi sotto sale o affumicati

  • fumo di sigaretta

  • infezione da Helicobacter pylori

  • gastrite cronica e ulcera peptica

  • AIDS

Sintomi: i sintomi iniziali del tumore gastrico sono aspecifici, e spesso nelle fasi iniziali è asintomatico. Potrebbero essere segni o sintomi del tumore gastrico la dispepsia (difficoltà nella digestione), nausea, vomito, sensazione di gonfiore addominale. Soprattutto nella fase avanzata potrebbero comparire perdita di sangue con le feci, perdita di appetito e sintomi dovuti alle metastasis.

Prevenzione: Non esistono programmi di screening nazionali per il tumore gastrico. la prevenzione del tumore dello stomaco passa soprattutto dalla dieta. Una dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura e con limitata assunzione di grassi, cibi sotto sale o affumicati e carne rossa è una buona arma di prevenzione. Smettere di fumare è altresì importante. Per coloro che hanno un’infezione accertata da Helicobacter pylori una corretta terapia antibiotica volta all’eradicazione dello stesso può essere indicata. Infine, in caso di sintomi suggestivi di tumore allo stomaco nelle categorie a rischio può essere utile eseguire una gastroscopia.

Il Tumore del Pancreas

Epidemiologia: non è uno dei tumori più frequenti, ma ci sono più di 100.000 nuovi casi diagnosticati in Europa ogni anno e rimane uno dei tumori con la più alta mortalità.

Principali fattori di rischio: eesistono alcuni fattori di rischio per il tumore del pancreas:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età avanzata

  • obesità

  • fumo di sigaretta

  • abuso di alcool

  • esposizione lavorativa ad alcune sostanze (solventi o derivati dell’uso del petrolio)

  • alimentazione ricca di grassi e proteine animali

Sintomi: generalmente nelle prime fasi il tumore del pancreas non da sintomi, se non aspecifici tipo riduzione dell’appetito, perdita di peso, nausea e vomito. I sintomi più spcifici compaiono in fase più avanzata e possono essere colore giallastra della pelle (ittero), dolore all’addome o alla schiena.

Prevenzione: non esistono programmi di screening nazionali per quanto riguarda il tumore del pancreas. Facili misure preventive per ridurre il rischio di insorgenza di questo tumore sono l’astensione dal fumo di sigaretta, dieta ricca di frutta e verdura e l’astensione dal consumo di bevande alcoliche e cibi grassi..

Il Tumore del Fegato

Epidemiologia: è il sesto tumore più frequente al mondo ma l’incidenza varia molto in base alle zone geografiche ed in Italia è abbastanza raro.

Principali fattori di rischio: esistono diversi fattori di rischio noti per il tumore al fegato:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età avanzata

  • infezioni da HCV e HBV

  • cirrosi epatica (ad esempio per eccessivo e cronico consumo di alcool)

  • esposizione ad aflatossine prodotte da muffa

  • malattie epatiche autoimmuni

  • obesità

  • fumo di sigaretta

Sintomi: nelle fasi iniziali non da sintomi. Nelle fasi più avanzate può manifestarsi con perdita di peso e appetito, cattiva digestione, nausea e vomito, stanchezza, colore giallastro della cute (ittero), dolore addominale o alla schiena.

Prevenzione: non ci sono programmi di screening nazionali per il tumore del fegato. La prevenzione passa da evitare o ridurre i principali fattori di rischio come il consumo eccessivo di alcol o le diete e stili di vita che favoriscono l’aumento di peso. Utile inoltre evitare o prevenire l’esposizione e l’infezione con i virus epatici tramite vaccino per HBV, avere rapporti sessuali protetti o evitare contatto con sangue di soggetti infetti.

Il tumore alla colecisti e delle vie biliari

Epidemiologia: è un tumore abbastanza raro e rappresenta tra l‘1 e il 2% di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo

Principali fattori di rischio: esistono diversi fattori di noti per il tumore alla colecisti:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • età avanzata

  • infezioni da HCV e HBV croniche che determinano cirrosi epatica

  • infiammazioni croniche/malattie autoimmuni della colecisti e delle vie biliari

  • polipi o cisti congenite alle vie biliari 

  • diabete

  • fumo di sigaretta

  • obesità

  • infezioni da parassiti (tipiche di alcune zone asiatiche)

Sintomi: i sintomi nelle fasi iniziali della malattia sono rari. In generale, i sintomi del tumore alla colecisti o vie biliari si presentano nella fasi avanzate ed includono perdita di peso e appetito, cattiva digestione, nausea e vomito, stanchezza, colore giallastro della cute (ittero), dolore addominale o alla schiena che può assomigliare ad una colica biliare.

Prevenzione: non esistono programmi di screening a livello nazionale per il tumore alla colecisti. Tuttavia, la riduzione dell’esposizione ad eventuali fattori di rischio quali le infezioni da HBV e HCV, la riduzione del consumo di alcool e l’astensione dal fumo di sigaretta sono tutti ottimi modi per ridurre il rischio generale di insorgenza del tumore.

Melanoma

Epidemiologia: è il settimo tumore piu’ frequente in Europa e l’incidenza è in continua crescita negli ultimi anni. Tende a colpire tra i 40 e i 50 anni, ma può presentarsi a qualsiasi età.

Principali fattori di rischio: ci sono diversi fattori di rischio noti per il melanoma:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • esposizione alla luce ultravioletta (UVA e UVB), sia solare che artificiale

  • presenza di lentiggini o molti nei (nevi) e carnagione chiara

  • insufficienza del sistema immunitario

Sintomi: sono caratteristici del melanoma i cambiamenti nel tempo di un neo cutaneo sospetto secondo lo schema ABCDE: Asimmetria, Bordi irregolari, Colorazione variabile, Dimensioni in aumento, Evoluzione del neo nel tempo. Talvolta il melanoma può creare dei noduli cutanei, può sanguinare o causare dolore.

Prevenzione: non esistono programmi di screening per quanto riguarda il melanoma. Sicuramente un'esposizione moderata sin da quando si è piccoli al sole, evitando le ustioni solari è importante. Anche l’utilizzo di appropriate creme protettive per i raggi ultravioletti, così come l’utilizzo di occhiali da sole e cappello protettivo, rientrano nella stessa logica. Infine un controllo periodico dei nei, specialmente in caso di predisposizione genetica, familiarità o fenotipo cutaneo a rischio, con il proprio medico o dermatologo di fiducia è importante. 




Tumore al cervello

Epidemiologia: esistono tante diverse tipologie di tumore al cervello, tra cui i meningiomi ( in genere con comportamento benigno), i gliomi ed i medulloblastomi, ed in generale sono abbastanza rari. 

Principali fattori di rischio: ci sono pochi fattori di rischio noti per i tumori al cervello:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • esposizione a radiazioni ionizzanti

Sintomi: i sintomi dipendono molto da localizzazione nel sistema nervoso centrale. In generale, la presenza di mal di testa, nausea, vomito, problemi di vista (perdita del campo visivo ad esempio), perdita dell'udito, perdita graduale della sensibilità o dei movimenti ad una parte del corpo, problemi di equilibrio, difficoltà nell’eloquio, crisi epilettiche, alterazioni del comportamento e stato confusionale sono sintomi tipici di un tumore al cervello.

Prevenzione: non esistono programmi di screening per quanto riguarda i tumori del cervello. Ridurre l’esposizione a radiazioni ionizzanti è utile. Non vi è ancora sufficiente evidenza scientifica per giustificare una riduzione dell’esposizione ai campi magnetici, come quello del cellulare usato vicino alla testa, a scopo preventivo.

Tumore della pelle

Epidemiologia: esistono diverse tipologie di tumore della pelle, ma i due più diffusi sono il basalioma e il carcinoma a cellule squamose, che sono nel complesso molto frequenti. 

Principali fattori di rischio: ci sono diversi fattori di rischio noti per i tumori della pelle:

  • predisposizione genetica e familiarità

  • esposizione a sostanza chimiche dannose ed irritanti sulla pelle

  • esposizione a radiazioni ionizzanti

  • età avanzata

  • presenza di lentiggini o molti nei (nevi) e carnagione chiara

  • esposizione alla luce ultravioletta (UVA e UVB), sia solare che artificiale

  • insufficienza del sistema immunitario

  • fumo di sigaretta

  • psoriasi e malattie croniche ed infiammatorie cutanee


Sintomi: i sintomi nelle fasi iniziali sono rari, a parte la presenza di un’anomalia cutanea - macchia o nodulo palpabile - visibile. I basaliomi tipicamente appaiono come noduli di aspetto perlaceo o chiazze di colore rosa o rossastro che gradualmente aumentano di dimensione e spessore. I carcinomi a cellule squamose tipicamente appaiono come aree irregolari, noduli, che crescono nel tempo e sono proni al sanguinamento.

Prevenzione: non esistono programmi di screening per quanto riguarda i tumori della pelle. Sicuramente un'esposizione moderata sin da quando si è piccoli al sole, evitando le ustioni solari è importante. Anche l’utilizzo di appropriate creme protettive per i raggi ultravioletti, così come l’utilizzo di occhiali da sole e cappello protettivo, rientrano nella stessa logica. Infine un controllo periodico della pelle, specialmente in caso di predisposizione genetica, familiarità o fenotipo cutaneo a rischio, con il proprio medico o dermatologo di fiducia è importante.